Risultato della ricerca: cambio guardia
MariagQuaranta
Torre dalle accentuate caratteristiche angioino-aragonesi, sorge all’estremità del promontorio Cacilì (Bagnara Clabra), proprio a ridosso dell’attuale porto, sito sulla sottostante rada di Rosci. E’ una fra le numerose torri di avvistamento o “cavallare”, cosi dette perché si trovavano lontane dalla città, mentre quelle attaccate alle mura si chiamavano torre di guardia, costruite a metà del XVI sec. a difesa delle marine dagli improvvisi assalti turcheschi.
mauriziot
... poco prima del cambio dell'ora legale; quando le nuvole sono tutto per una foto; Orbetello, ottobre 2016
manlio.bottegoni
Gioiello del Parco regionale del Monte Cònero, Portonovo si distende in un contesto naturale ancora intatto, dove la macchia mediterranea arriva a toccare l\'acqua cristallina del mare. L\'arenile formato da una frana staccatasi da Pian Grande in epoca remota, risplende dei bianchi ciottoli di pietra del Cònero, levigati continuamente dalle onde. Il territorio di Portonovo, è parte integrante del Cònero, un monte abitato fin dalla preistoria e ne ha seguito le sorti: piceno, dorico, romano, bizantino, pontificio, francese, e infine, italiano. Nel medioevo questa zona era contraddistinta da tracce di vita monastica , con eremiti alla ricerca di silenzio e solitudine. La sua spiaggia fu punto d\'approdo e predaggio di navi turche. Di ciò si incontrano significative testimonianze storiche quali la torre di guardia eretta nel \'700 a difesa dai pirati e il Fortino Napoleonico baluardo militare ora adibito ad albergo.
Claudio_Moretti
Appena il tempo di disfare le valige, e subito all’opera, stavo andando al lavoro, ero in ritardo, e strada facendo, mi sono trovato questa scena, il sole è già in alto, ma la nebbia è ancora spessa, e tardi per tardi, non ho potuto farne a meno, grande frenata, messo in sicurezza l’auto, estrazione rapidissima della fotocamera, studio della scena, cambio frenetico dell’ottica, avevo visto due uccelli appollaiati tra le punte degli alberi, e non volevo perderli, regolazione dello zoom, per avere il corretto equilibrio tra scena e quello che mi aveva attratto, messa a fuoco in manuale, è più sicuro, in queste situazioni , e scatto. Poi via come il vento, tempo perso 5 minuti, il lavoro non scherza, ma mentre guidavo cercavo di darmi una giustificazione morale, è come se avessi trovato un semaforo rosso in fin dei conti, l’unico cruccio, è che la strada che percorro, non ha semafori, ma pazienza, è andata così. (Storia di questo scatto).
FaustoMeini
Queste, le prime tre foto (a suo tempo ne pubblicherò altre)scelte dal mio recente viaggio nel Nord della Francia,dalla Piccardia,passando poi alla Normandia per fare visita alle spiagge dello sbarco del D-Day, per finire alle affascinanti coste della Bretagna, battute dal mare e da forti venti e tenute a guardia, da numerosi fari. Etretat, un meraviglioso villaggio di pescatori, incastonato tra le due scogliere più suggestive della costa, la Falaise d’Amont e la Falaise d’Aval.
oliviero1946
ponte vecchio o ponte gobbo o meglio ponte del diavolo è di età romanica ed è lungo 280 mt con 11 archi tutti completamente irregolari.La sua originederiva da una leggenda,SAN COLOMBANO ansioso di giungere a BOBBIO per iniziarel\'opera di evangelizzazione,si trovò di fronte al diavolo che gli avrebbe promesso di costruire un ponte durante la notte in cambio della prima anima che lo avrebbe oltrepassato la mattina dopo.E il diavolo mantenne la promessa cosruendo il ponte irregolare per via della diversa altezza dei demoni che tenevano le arcate in fase di costruzione.Il primo essere che passò la mattina dopo fu un cane(poverino!). Si dice che nella cripta della chiesa di SAN COLOMBANO ci siano ancora le orme dello stesso sventurato animale
massimo tommi
Per chi non lo sapesse, il ponte della Maddalena è comunemente identificato come \"Ponte del Diavolo\", la leggenda popolare ne attribuisce la costruzione a Lucifero, il quale venne poi truffato dal capo muratore, che molto preoccupato del ritardo accumulato nella costruzione scese a patti con il Demonio, che gli consentì di completare l\'opera in una sola notte in cambio della prima anima che avesse attraversato il Ponte. Il capo muratore accettò l\'offerta e il Ponte fù ultimato, ma disperato per l\'imminenza del pesante tributo, corse dal Parroco del paese, il quale, ascoltata la confessione, escogitò uno stratagemma e fece attraversare il Ponte ad un povero cane, il Diavolo lo prese e si gettò nelle acque del fiume.
nick abbrey
E la vedi lì, appollaiata sul colle come una regina sul suo trono a guardia del \"tacco\" d\'Italia. Che magnifica città, la si riesce a vedere a km di distanza e ovunque tutto intorno si inchina a tanta bellezza.
vinci62
E\' stata un\'intensa e lunga giornata alla ricerca di scorci e panorami. Mi sono alzato alle 5 del mattino per godere dello spettacolo naturale. Il vento mi ha rincorso per tutto il giorno e mi ha accompagnato in ogni cambio di obiettivo... Ora sto rientrando, sono soddisfatto per quello che ho visto e che mi rimarrà  per molto tempo impresso nel cuore. Un ultimo scatto ad un albero che sembra venire fuori dal gruppo per salutarmi con i suoi rami.
IvoMarkes
Dal Ponte di Trepponti_Comacchio_-----Il complesso architettonico dei Trepponti, conosciuto anche come Ponte Pallotta, è il più noto ponte di Comacchio nonché il suo monumento più rappresentativo. Esso è ubicato lungo l'antico canale navigabile Pallotta che conduceva al mare Adriatico ed era la porta fortificata della città. Fu costruito nel 1638 per volere del cardinale legato Giovanni Battista Maria Pallotta e l'incarico fu affidato all'architetto ravennate Luca Danese, impegnato negli stessi anni in una più generale opera di riqualificazione urbanistica di Comacchio, che per decenni era stata abbandonata dagli estensi alle incursioni veneziane. Venne innalzato dal cappuccino Giovanni Pietro da Lugano e si compone di cinque ampie scalinate in laterizio che culminano in un rialzo in pietra d'Istria. Al di sotto del suo unico arco termina il canale navigabile Pallotta che si distribuisce all'interno del centro storico sino a formare quattro diversi canali detti Salara, Sant'Agostino, Borgo e San Pietro. Nel corso dei secoli il manufatto subì diversi interventi di modifica del suo assetto, soprattutto di valore estetico, testimoniati dall'aggiunta delle due torrette di guardia in cima alle due scalinate posteriori e dei sei pilastrini posti alla sommità delle tre scalinate anteriori. Nei pressi dei Trepponti si trova anche un altro ponte di Luca Danese, definito Ponte degli Sbirri in virtù della sua vicinanza alle antiche carceri cittadine.
Pier Luigi Saddi
ESTATE 2013. Ho voluto dedicare questa mia composizione all\'estate 2013 che sta finendo. La composizione e formata da alcuni miei scatti fatti in giorni e luoghi diversi, la mezza luna l\'ho ripresa il 12/09/2013 alle ore 19.49 vr 150/500 + moltiplicatore di focale 2x = 1000 iso 100 - 1/160 sec f13. La luna è volutamente fuori proporzioni perché volevo sottolineare il fatto che con questo cambio di luna nuova cambia anche la stagione. La passerella sospesa nel vuoto e avvolta dal buio rappresenta la nostra esistenza, incerta e piena di incognite. La luna rappresenta la meta, visibile e affascinante ma lontana e irraggiungibile, infine la ragazza che guarda la luna rappresenta tutti noi quando ci chiediamo quale sia il significato vero della nostra esistenza. Buona vita vita a tutti gli amici del Nikon club. Pier Luigi.
mauriziot
... una delle più belle viste, proprio sotto casa, nella laguna di Levante di Orbetello. Ero uscito con il cannone (200-400) alla ricerca di volatili, ma per fortuna avevo anche un grandangolo. Rapido cambio e giusto in tempo per pochi scatti, prima del sorgere del sole. Orbetello, 23 marzo 2019
IvoMarkes
dedicata all\'amico Carlo.......................................................................................................................................................... PRALBOINO: Nel 569 Alboino, re del bellicoso popolo germanico dei Longobardi, dopo aver messo a ferro e fuoco il Friuli ed il Veneto, mosse il suo esercito alla presa prima di Mantova, poi di Brescia e delle altre città lombarde. Proprio in preparazione all\'assedio di Brescia, Alboino si accampò in un territorio posto ad una certa distanza dalla città. La località, per questo motivo, fu da quel momento chiamata Prato di Alboino, poi Prat\'Alboino ed in seguito Pralboino. Quando Desiderio, ultimo re dei Longobardi, fondò nel 758 il monastero di Leno, lo dotò di un vasto territorio, comprendente Pralboino, ed affidò ai monaci Benedettini la bonifica e la coltivazione di quelle terre. Il piccolo villaggio sorto al passaggio di Alboino, poté così svilupparsi e diventare una borgata sempre più importante. Dopo i primi duecento anni del Regno Longobardo ebbe inizio, con Carlo Magno, l\'era feudale e Pralboino fu ceduto, ai primi del novecento, dall\'Abate di Leno alla casata dei Gambara in cambio dei servigi resi al capostipite della famiglia, Ancilao, che aveva difeso le proprietà del monastero dagli attacchi degli Ungari. I Gambara ressero le sorti del paese come feudatari e signori sino al 1797, anno che segnò, ad opera di Napoleone, l\'abolizione dei diritti feudali con la caduta della Repubblica di Venezia, alla quale il territorio di Pralboino fu soggetto quasi ininterrottamente per 370 anni. Fino al 1815 Pralboino subì la dominazione Napoleonica e successivamente quella Austriaca fino al 1859. Fece poi parte del Regno d\'Italia e quindi della Repubblica dal 1946. ...da Wikipedia
RosannaFerrari
...
"Non sempre chi si addormenta al tuo fianco respira il tuo respiro… Esistono impercettibili aliti di vento, che anche da lontano, fanno la guardia ai tuoi sogni”. (Cit.)
salvatoresisca
Per chi non conosce il luogo questa può, essere una foto come un’altra ma per chi conosce il posto sa che questo è un fenomeno raro (Simile a quello della Fata Morgana). Sono stato fortunato a riprendere questo spettacolo così nitido, con i due vulcani in attività. Considerando che dal punto di ripresa (Guardia Piemontese Paese) l’Etna non è quasi mai visibile, è la distanza tra i due è circa 240 Km lineari.
sax54
OGNI MATTINA IN QUESTO PERIODO LA NATURA CI REGALA STETTACOLI MERAVIGLIOSI, ANCHE SE IL LUOGO E' PiU' O MENO LO STESSO, IL CAMBIO DI LUCE,LA NEBBIA I COLORI CI REGALANO SCATTI SEMPRE DIVERSI.L'UNICO INCONVENIENTE E' L'ORA DELLA SVEGLIA CHE PERO' E' RIPAGATO DALLO SPETTACOLO.COME SI DICE "CHI DORME NON PIGLIA PESCI"
RosannaFerrari
... forse e' il caso che la "fotografa" riponga gli strumenti... :D Una delle tante espressioni estemporanee di mia figlia, pensa che ormai la "sessione" sia finita, di non essere ripresa, ma il click e' sempre pronto, mai abbassare la guardia ahahahahahhhh